Cumuli di neve, a ricoprire le cose. L'educazione alla fine, alla legge implacabile e vitale della rinascita. E di quello che sta nel mezzo chi ne parlerà? Chi scriverà di quella condizione di "non essere o quasi" che precede tutti gli inizi, di quell'innocenza che necessariamente deve comprendere anche il grigio sporco dei giorni per tendere al futuro? Un ramo solido su cui esiste un baco, mai diventato crisalide perché é arrivata la fatalità a "infiltrarsi liquida" e distruggere la dimora del mentre. C'è una voce che racconta a coloro che restano la storia del baco, e quel baco, in quei versi silenti ha spiegato finalmente le ali. Quella voce ha donato al vento parole simili a mille voli diversi e nuovi, ogni volta straordinariamente nuovi, in cui Lei, rivive. Qualcuno ci ha suggerito un racconto visivo, contenuto nel film "Monsieur Lazhar" di Falardeu e l'ha associato istintivamente alla nostra Crisalide, abbiamo accolto questo silenzioso pensiero, perché è in cose come queste che ricordiamo il motivo per cui ancora suoniamo, nel "frattempo" che il baco sia libero. In questi giorni che precedono la fine di un anno, autentico nelle sue umane difficoltà. Anche noi racconteremo una storia a chi passerà accanto a questo albero di ciliegio ... il racconto della nostra Crisalide. Grazie di cuore.


Il 12.12.2012 abbiamo cominciato a registrare le tracce del nostro primo cd. Dopo la demo, dalla natura particolarmente diretta, semi acustica, abbiamo naturalmente accolto quelle che erano le sonorità richieste dai nuovi pezzi. In brani meno recenti come "Immobile"o "Gioie non mie", vi era una sorta di approccio osservativo alla realtà, una restituzione delle sue sfumature con vago senso di impossibilità al cambiamento attivo delle situazioni e livelli emotivi. Nei nuovi brani, leggendo questi testi scritti a penna su carta, in un quaderno sgangherato (che ha meno pagine, poi, della copertina), mi rendo conto di quanto "scavare" nelle profondità di quello che si sente vi sia al loro interno. Dalla prima all'ultima battuta. Vi è un'andare al cuore delle cose, per sempre riemergere. Anche se l'esito è quello della rabbia o del raccoglimento, ho sempre la sensazione finale di una voce che raggiunge una pienezza nuova rispetto al primo passo del brano, l'arpeggio una consapevolezza più ferma e ricca di variazioni raccolte sulla strada del ritorno, e la batteria e il basso arricchissero invece ritmicamente questo percorso.  Un percorso in cui vi è l'osservazione delle situazione, del proprio tempo, delle cose che si hanno alle spalle, ma non le si guarda più attraverso una superficie vetrosa. Vi è stato un aprire quella porta, finestra, cunicolo per comprendere le cose, anche con sofferenza. E risalire con una voce nuova, per lasciare ancora qualcosa. "Un punto, o linea che ti regga".

Giuliana



Sabato 8 dicembre vi aspettiamo all'Oasi San Martino (Ba).
Condivideremo il palco con Luca Molla e Marzia Stano, la quale presenterà il suo nuovo progetto "UNA".
Sappiamo che c'è un'ondata di freddo davvero tenace, di quelli che vorresti restare a casa sotto coperte e piumoni, ma sarebbe bello se passaste ad ascoltarci visto che è il nostro ultimo live prima della fase di registrazione dell'album!
Siamo felici di poter aderire a questa iniziativa che promuove musica d'autore e soprattutto di essere ancora una volta ospiti dell'Oasi, un locale che è divenuto uno dei fulcri vitali per la sopravvivenza e circolazione attiva della musica da queste parti, quando "lo stato delle cose" culturali del nostro Paese attraversa un momento senz'altro delicato... occorre coraggio per proporre musica che sia un'alternativa rispetto alle oramai dominanti cover band.

Carmilla E il Segreto dei Ciliegi